Nell’articolo precedente abbiamo descritto la tecnica stoica della premeditazione delle avversità. In questo articolo analizziamo il cambiamento psicologico che si ottiene usando al meglio e con costanza questa strategia cara agli stoici.

L’abitudine emotiva è il risultato più importante che si ottiene con un’esposizione in immaginazione come la premeditazione delle avversità. Tuttavia, come illustra Donal Robertson nel suo libro A dieci passi dalla felicità (How to Think Like a Roman Emperor), possiamo attivare un numero sorprendente di altri processi psicologici positivi quando immaginiamo con pazienza e costanza eventi stressanti. Le persone a cui viene chiesto di rivivere in questo modo situazioni emotive possono sperimentare uno o più dei seguenti cambiamenti:

  1. allenamento emotivo: quando ansia o altri sentimenti negativi si attenuano naturalmente nel tempo grazie all’esposizione a situazioni che ci spaventano;
  2. accettazione emotiva: quando gradualmente smettiamo di opporci a sentimenti sgradevoli come il dolore e l’ansia, ma cominciamo a osservarli con sempre maggiore indifferenza e impariamo a conviverci, una cosa che, paradossalmente, spesso allevia il senso di angoscia;
  3. distanziamento cognitivo: quando riusciamo a osservare pensieri e convinzioni con sempre maggiore distacco e cominciamo a notare che non sono le cose in sé a turbarci ma il giudizio che ne diamo noi;
  4. decatastrofizzazione: quando, gradualmente, riclassifichiamo i nostri giudizi sulla gravità di una situazione, su come appare terribile, passando da “E se succede questo? Come farò?” a “E allora? Non è la fine del mondo”;
  5. analisi della realtà: quando verifichiamo le nostre supposizioni riguardo una situazione, per renderle sempre più realistiche e oggettive; per esempio, riconsiderare la probabilità che si verifichi l’ipotesi peggiore o che capiti qualcosa di brutto;
  6. problem-solving: quando l’analisi di un evento ci permette di trovare una soluzione creativa a un problema, come Marco Aurelio e i suoi generali, che, paradossalmente, fecero cadere di proposito i legionari nell’imboscata dei Sarmati, per tendere una trappola al nemico;
  7. simulazione comportamentale: quando miglioriamo la sensazione di riuscire ad affrontare situazioni difficili immaginando di mettere in pratica abilità e strategie sempre più affinate, per esempio, immaginando modi più assertivi di affrontare le critiche fino a quando non ci sentiamo sicuri di riuscire a farlo anche nella realtà. Possiamo imitare il comportamento di persone che ammiriamo e a cui vogliamo assomigliare: pensiamo a cosa farebbero loro e poi immaginiamo noi stessi fare altrettanto.

Donal Robertson ha scoperto che dire ai suoi pazienti che altre persone spesso sperimentano questi cambiamenti è utile perché li rende più consapevoli di ciò che sta accadendo nella loro mente e induce i cambiamenti stessi a verificarsi in modo ancora più spontaneo.

Come vedremo nei prossimi articoli, è anche possibile innescare di proposito questi meccanismo, utilizzando diverse tecniche psicologiche.

Bibliografia:
– Pensieri di Marco Aurelio
– A dieci passi dalla felicità di Donald Robertson

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