Epitteto attinse alla propria difficile esperienza di vita per dare forma alla sua filosofia della resilienza. Se eri uno schiavo, potevi essere battuto, torturato o ucciso in qualsiasi momento. Anche come filosofo stoico ti trovavi di fronte alla costante prospettiva d’essere buttato in prigione o condannato a morte. In mezzo a tanta incertezza e oppressione, come poteva uno stoico conservare la calma e la forza mentale, dati i tanti impedimenti alla capacità di controllare il proprio destino? Come poteva sperare di rimanere “capitano della propria anima”?

Epitteto risponde che la soluzione sta nel ricordarsi costantemente cosa dipende da noi e cosa no. “Tra le cose che esistono al mondo, alcune sono in nostro potere, altre no” leggiamo all’inizio del suo Manuale.

Nel suo bellissimo libro Filosofia per la vita e altri momenti difficili, Jules Evans descrive le due liste di Epitteto sulle cose che sono e non sono in nostro potere.

La lista delle cose che non sono in nostro potere comprende:

  • Il nostro corpo
  • Le nostre proprietà
  • La nostra reputazione
  • Il nostro lavoro
  • I nostri genitori
  • I nostri amici
  • I colleghi di lavoro
  • Il nostro capo
  • Le condizioni meteo
  • L’economia
  • Il passato
  • Il futuro
  • Il fatto che dobbiamo morire

Alcune cose della lista, naturalmente, non sono proprio del tutto fuori del nostro controllo. Il nostro corpo, in certa misura, è sotto il nostro controllo: possiamo mangiare in modo sano, possiamo tenerlo in esercizio, possiamo persino andare da un chirurgo estetico per perfezionarlo quanto più possibile. Ma, in definitiva, rimane debole, fragile, fuori del nostro controllo e alla fine, nonostante tutti i nostri sforzi, è destinato a morire.

La lista delle cose che dipendono da noi, invece, comprende:

  • Le nostre convinzioni

Ed è già molto. Potrebbe sembrare quasi niente. Tuttavia questo quasi niente è alla base della libertà, dell’autonomia e della sovranità umana. Dobbiamo imparare, dice Epitteto, a esercitare il nostro potere sulla Zona 1: i nostri pensieri e le nostre convinzioni. Questo è il regno in cui siamo sovrani.

Nella Zona 1, se scegliamo di esercitare la nostra sovranità, siamo re. Abbiamo sempre la possibilità di scegliere cosa pensare e in cosa credere. Gli stoici osservano che nessuno potrà mai costringerci a credere qualcosa contro la nostra volontà. Nessuno può lavarci il cervello, se sappiamo come resistergli. “Nessuno può rubarti il libero arbitrio” dice Epitteto.

Invece dobbiamo accettare il fatto di non avere una sovranità assoluta sulla Zona 2, quella degli eventi esterni. In effetti, su quanto accade nel mondo abbiamo un controllo limitato. Dobbiamo farcene una ragione, altrimenti saremo arrabbiati, impauriti e infelici per la maggior parte della nostra vita.

Bibliografia:
– Filosofia per la vita e altri momenti difficili di Jules Evans
– Manuale di Epitteto

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Commenti di: Epitteto – La filosofia della resilienza

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